mercoledì 30 marzo 2016

un due tre ... SCIAMA!


Regina Noce
Mi sono recato in apiario oggi per effettuare la visita periodica alle mie due famiglie. La temperatura era intorno ai 18°-20° con leggerissima brezza da SUD.
Finalmente si erano presentante le condizioni per una visita accurata delle famiglie ispezionando ogni singolo telaino.
Ho iniziato dalla famiglia Noce in quanto presenta un numero contenuto di telaini e quindi la possibilità di essere abbastanza rapido nei tempi. è stato molto semplice individuare la regina che continua a covare in maniera disordinata mostrando tutti in suoi anni. Erano presenti uno straordinario numero di cupolini e celle reali non opercolate che non ho tolto in quanto desidero che avvenga la sostituzione della Regina e penso di poterlo lasciare fare un maniera autonoma alla famiglia. non vi è incremento della costruzione di cera comprovato dalla lentissima costruzione dei settori del TIT3. la famiglia sembra essere in perenne febbre sciamatoria raccogliendo il necessario per il sostentamento senza accumulare riserve nei telaini esterni al nido. Spero che la sostituzione avvenga il prima possibile, in alternativa destinerò una delle due regine che arriveranno tra circa due settimane a rimpiazzare la Regina Noce.
Settore costruito in 21 giorni

Famiglia Noce
 Ritagliato il settore ho reitrodotto il TIT3 con i settori vuoti eliminando la covata a fuco e quindi una parte della Varroa presente nel nido.

Ho somministrato la melassa del Protocollo Pagliara su tutti i telaini presidiati dalle api.
Teminata la visita alla famiglia Noce sono passato ad ispezionare i telaini della famiglia Arcibella. Anche qui ho individuato immediatamente la regina. 
Regina Arcibella
Proseguendo nell'ispezione ho estratto e ritagliato il settore con 21 giorni del TIT3 e continuando nella visita ho potuto verificare la presenza di una cella reale opercolata insieme ad altre cupolini e celle reali non opercolata. A questo punto ho pensato potesse essere opportuno procedere con la sciamatura artificiale. Come prima cosa ho ritagliato la CR opercolata inserendola nei telaini del cubotto da fecondazione insieme a un nutrito numero di api. inizio così ad allevare la prima regina da CR utilizzando gli strumenti autocostruiti. Il numero di api è quello sufficiente a ricoprire entrambi i lati di un telaino, estensione che corrisponde alla somma delle superfici dei quattro mini-telaini del cubotto. Ho inserito un nutritore con sciroppo 1:1 nel tetto del cubotto.
Proseguendo con la sciamatura artificiale ho prelevato il telaino su cui era presente la Regina Arcibella insieme ad un secondo con covata e api e ho posizionato questi al centro di un pigliasciami a sei telaini.
Telaini del nucleo da sciamatura
nelle posizioni subito accanto ho introdotto due telai costruiti su entrambi i lati e nelle posizioni più esterne due telai con scorte di miele. Ho lasciato la famiglia orfanizzata nella posizione originale per conservare le bottinatrici e per non perdere la possiiblità di raccogliere del miele da asfodelo mentre il nucleo con la regina l'ho spostato nella nuova postazione qualche metro più indietro. A tutti i nuclei ottenuti ho somministrato la melassa come da Protocollo Pagliara. Tornato in apiario dopo circa un'ora ho costatato il continuo lavoro delle due famiglie nelle postazioni originali ed un volo di esplorazione-orientamento dei due nuclei appena formati.

Cubotto con CR e api insieme a nucleo da sciamatura artificiale con Regina
Buon Volo

giovedì 24 marzo 2016

Visita e...Cubotto in azione???


TIT3 Regina Arcibella completamente 
costruito
Come di consueto allo scadere dei 7 giorni dall'ultimo taglio del favo nel TIT3. Ho iniziato dalla famiglia della Regina Arcibella che ho trovato come al solito esplosiva nel numero di api presenti all'interno dell'arnia e che ricoprono i telaini. Nella foto si nota la costruzione del favo fino a riempire il vuoto. Le ceraiole si danno da fare come anche la regina nel covare prontamente nelle cellette che siano a fuco oppure ad operaia.
Favo da ritagliare.
Taglio effettuato come sempre e liberazione dalla Varroa presente nelle celle. Le varie cellette vuote fanno pensare a covata da operaia già sfarfallata.

La temperatura come le condizioni meteo non erano delle migliori ma ho cercato comunque di rispettare i ritmi imposti dall'uso del Telaino Trappola Campero.


Ho prelevato i piccoli telaini del cubotto da fecondazione che avevo inserito domenica scorsa che erano stati costruiti e covati così come mi aspettavo. Le ceraiole in questi quattro giorni hanno dovuto lavorare molto più che nella scorsa settimana per riempire i vuoti sia tel TIT3 che dei telaini da cubotto.
situazione Arcibella
Avevano costruito anche nella parte inferiore del telaino, costruzione che ho "inserito" all'interno del cubotto considerato che vi erano uova nelle cellette.

Nel melario non vi è ancora miele e considerando le giornate non belle delle ultime settimane mi pare anche ovvio. Poche api sono salite e non costruiscono ancora ( le ceraiole le tengo impegnate nel nido con i miei esperimenti )

Chiuso tutto sono passato alla famiglia della Regina Noce. Qui purtroppo non vi sono novità, la regina ancora non cova e le api continuano a costruire cupolini di sostituzione che però non vengono covati. In questa occasione non ho visto la regina anche per il poco tempo che ho tenuto aperta l'arnia. Il primo settore del TIT3 era completamente costruito mentre nel secondo vi erano api acrobate che agganciandosi tra loro riempivano il vuoto del settore centrale aperto e non costruito da due settimane.
Ho ritenuto opportuno nutrire con un litro di sciroppo 1:1 nella speranza che la regina riprenda a covare. L'importazione comunque nella famiglia è presente e si possono spesso notare api con polline.

  
Cubotto da Fecondazione
Terminata la visita ho inserito i telaini del cubotto da fecondazione all'interno del cubotto arancione aggiungendo anche il favetto ritagliato alla base degli stessi che presentava covata. Sicuramente sara un problema eliminare in seguito questo favetto "libero" ma ho ritenuto opportuno lasciarlo per la presenza di uova e per le api che lo ricoprivano.
Andato via le api ancora non iniziavano a fuoriuscire fatta esclusione di qualche curiosa che metteva fuori la testa per poi tornare all'interno del cubotto.
Dopo qualche ora si potevano notare alcune api ferme sui lati del cubotto segnale di orfanità della famiglia. Speriamo di riuscire ad allevare una regina per la creazione di nuclei dopo la prima tornata di raccolto di quest'anno.

Tutto molto rocambolesco ma tutto molto emozionante.

Aggiornamento nei prossimi giorni

Buon Volo


lunedì 21 marzo 2016

le api hanno un'inclinazione?!...mi inclino anche io!!!

Cubotti da fecondazione
Spesso nei libri o sui blog, riguardanti l'apicoltura, ho letto che il modo migliore per allevare le api è imparare a conoscere le inclinazioni e le abitudini delle nostre api per meglio condurle piuttosto che forzare l'alveare a comportarsi come vogliamo noi.

Ho iniziato a visitare le mie due famiglie dalla metà di febbraio 2016 dopo la ripresa dall'invernamento e la costante che ho trovato all'interno dell'arnia della Regina Arcibella è quella di una grande predisposizione alla costruzione e la ricerca continua da parte della regina di spazio per la covata.

Il ritaglio dell'ultima visita del favo dal TIT3 dopo tre settimane che era stato costruito mi ha spinto ad elaborare una teoria che poi mi ha portato a sperimentare una nuova modalità ( nuova sicuramente per me ) di allevare regine e dare inizio a nuovi nuclei.
Nell'ultimo ritaglio ho trovato un'alta presenza di covata femminile e di uova là dove le api erano già sfarfallate, segnale di un'alta necessità della regina di covare e di covare covata da operaia.
La teoria che ho elaborato è la seguente:
  • Inserisco, avvalendomi di un adattatore tra le misure dei telaini del cubotto da fecondazione e quelli dell'arnia classica, due telaini vuoti tra quelli di covata dell'arnia;
  • Attendo 5/6 giorni affinché i favi siano stati costruiti ( impiegano circa un giorno a costrutire un favo delle dimensioni dei telaini del cubotto );
  • dopo la costruzione delle cellette la regina avrà covato sia da operaia che da fuco e prelevandoli dopo 5/6 giorni avrò grande probabilità di avere uova e larvette di massimo un giorno ( ideali per avere regine ) e nessuna varroa essendo ancora lontani dal momento in cui le cellette saranno opercolate e quindi momento in cui la varroa si introduce nella cellette.
  • Prelevati i telaini, con le api che li ricoprono, li inserisco in un cubotto da fecondazione in cui saranno orfani e quindi inizieranno ad allevare la loro nuova regina costruendo una cella reale
  • Predispongo il nutrimento del piccolo nucleo che sicuramente non sarà autosufficiente per l'importazione di polline e nettare;
  • Allevata e fecondata la regina inizierà a covare completando i 4 mini telaini a corredo del cubotto;
  • una volta che il nucleo inizia a stare stretto nel cubotto lo trasferirò in un pigliasciami per completare la formazione del nucleo;
Ho iniziato a sperimentare la dimostrazione di questa teoria domenica 20 marzo 2016 giorno in cui ho introdotto i due telaini da costruire e covare.
Nel giro di un mese dovrei avere un cubotto abitato e pronto a crescere partendo da una situazione di varroa vicina allo zero.

a presto con gli aggiornamenti

Buon Volo

sabato 19 marzo 2016

Incredibile...purtroppo sopravvive!!!

Varroa Destructor
Nella giornata di oggi ho potuto valutare il risultato di un test effettuato in modo fortuito.
Una volta tagliato il favo dal TIT3 ho aperto le cellette e fatto fuoriuscire le pupe per effettuare un conteggio della varroa eliminata.
Effettuato il conteggio ho abbandonato il tutto sulla ringhiera della veranda per lasciarlo in pasto alle gazze ladre. Una porzione del favo l'ho immerso in un secchio d'acqua per eliminare la Varroa rimasta imprigionata nelle cellette da cui le pupe non sono state espulse e ripetuto l'operazione di scrollamento ho estratto e contato le ultime Varroe "annegate"

Questa mattina trascinato da uno splendido sole, sono tornato in campagna per accertarmi che le gazze ladre avessero ripulito il tutto e per assistere al volo odierno che sarebbe stato certamente abbondante.

Con mia grande sorpresa e sgomento ho potuto constatare che le Varroe rimaste sulla ringhiera erano ancora vive. Non tutte ma diversi esemplare sgambettavano ancora dopo circa 24h in cui erano rimaste fuori dalle celle e quindi lontane dalle pupe e dopo essere sopravvissute ai rigori della notte durante la quale la temperatura è arrivata a toccare i pochi gradi sopra lo zero. Anche alcune varroe estratte dalle celle immerse nel secchio erano ancora vive e vegete.

Questo acaro mi stupisce sempre più! Credevo che almeno l'esposizione alle intemperie potesse eliminarlo mentre devo constatare, mio malgrado, un elevato grado di resistenza.

Buon Volo

venerdì 18 marzo 2016

Irrimediabilmente...imprevedibili


Inserendomi tra un nubifragio e l'altro finalmente questa mattina alle 13:20 approfittando della comparsa del sole e relativo innalzamento della temperatura ho effettuato la visita alle mie famiglie per non spezzare il ritmo settimanale delle visite imposto dall'introduzione del TIT3 di Michele Campero.

Invertendo l'ordine con cui solitamente visito le mie due arnie ho iniziato a verificare la famiglia della Regina Noce.
Dalla pubblicazione di una foto scattata al termine dell'ultima visita era emerso un dilemma scaturito dal confronto nella zona commenti della foto, in cui si ventilava l'ipotesi dell'orfanità di questa famiglia. Preoccupato ho pensato fosse opportuno una visita accurata dei telaini, tesi aggravata dalla mancata costruzione del settore numero due del TIT3 aperto giovedì della settimana scorsa.

Situazione del TIT3
presente all'interno dell'arnia
della Regina Noce
Passando in rassegna i telaini uno per volta notavo la totale assenza di covata fresca rilevando presenza di miele nel melarietto, assenza di polline e cellette completamente vuote anche se presidiate per il 100% dalle api.
Registro la presenza di un cupolino in zona "sostituzione" ma comunque vuoto.
Arrivato ad estrarre il TIT3 noto il settore due vuoto con sole api che penzolavano attaccate alla parte superiore dello spazio libero e il settore costruito in precedenza cresciuto nelle dimensioni ma senza segni di covata di alcun tipo. La costruzione pare essere da fuco.
Telaini della Regina Noce dopo aver
gocciolato lo sciroppo.
Sconsolato e ormai prossimo a dichiarare orfana la famiglie scorgo la Regina Noce che si sposta velocemente alla base del telaino che avevo in mano in quel momento.
Tranquillizzato dalla presenza della regina, cerco di dare una spiegazione plausibile all'assenza di covata, trovandola solo nella scarsa importazione di polline dell'ultima settimana dovuta a sette giorni di pioggia continua con temperature tra i e i nelle ore notturne e non superiori ai 12° nelle ore centrali della giornata.
Risistemo i telaini nei rispettivi alloggi e procedo a somministrare l'ultima delle tre dosi di sciroppo arricchito con oli essenziali come prevede il Protocollo Pagliara 
La famiglia resta popolosa e presente su 6 telaini completamente presidiati compreso il TIT3

A questo punto mi sposto sull'arnia della Regina Arcibella spostando il melario e iniziando la visita. La famiglia è popolosa come sempre e per non smentire il loro modo di lavorare ritrovo il diaframma presidiato e con costruzioni di cera a celle da fuco.
Costruzioni a celle da fuco sul diaframma

Le condizioni metereologiche peggiorano iniziano a sentirsi i primi tuoni in lontananza e decido di limitarmi a togliere le costruzioni dal diaframma e di tagliare il settore numero due del TIT3 come da protocollo di Michele Campero.

Il settore liberato giovedì scorso risulta completamente costruito e covato, resta il dubbio se le cellette siano da fuco oppure da operaia.
Dubbio alimentato da quanto apprenderò successivamente durante la lettura del favo indicatore ritagliato.

TIT3 della famiglia Regina Arcibella.
Sistemo il TIT3 orizzontalmente adagiandolo sulla parte posteriore dei telaini per poter comodamente tagliare il settore centrale. Noto immediatamente la presenza di fuchi di dimensioni notevoli tanto da farmi programmare un'apertura di uno spazio in un favo per permettere a questa famiglia di allevarne per una buona inseminazione nel momento in cui deciderò di creare dei nuclei. 

Ispeziono accuratamente i settori uno alla volta che risultano molto resistenti tanto da non rendere necessario l'utilizzo dell'elastico per evitare che si spezzino oppure si crepino posando il TIT3 sull'arnia.

favetto indicatore
Tagliato il favo mi trovo la Regina Arcibella che si aggira proprio sul quella porzione di cellette quindi cerco delicatamente di farla cadere all'interno dell'arnia senza però riuscire nel mio intento. Adagio il favetto sui telaini certo che la regina approfitterà immediatamente di questa situazione per inabissarsi tra le sue figlie. In effetti dopo pochi istanti, ispezionando nuovamente il favetto, non ritrovo la Regina. Le api iniziano a ventilare indicando il rientro della regina.
favetto prossimo ad essere ritagliato
Scrollo le api dal favetto e dal diaframma ormai liberato dalle costruzioni e riposiziono l'escludi regina.
Riposiziono il melario al suo posto e ispezionandolo velocemente trovo una presenza di api più alta sui telaini indice di una prossima salita magari incentivata dalle condizioni meteo favorevoli che già domani avremo e dalla ormai esplosa fioritura dell'asfodelo. Fioritura in cui confido per il primo raccolto di questa annata.
Nelle foto si possono notare gli energici fuchi nati sicuramente da cellette allevate sui bordi dei fogli cerei.

Telaini delle Regina Arcibella subito
dopo aver gocciolato lo sciroppo.
Risistemato ogni telaino nel suo alloggio e inserito nuovamente il diaframma somministro anche per questa famiglia la dose di sciroppo arricchito con oli essenziali di Manuke e Melaleuca.

La famiglia staziona su 9 telaini compreso il TIT3 e insiste nel presidio del diaframma. I telaini sono ricoperti dal 100% di api.

Richiudo il tutto e mi sposto per analizzare il contenuto del favo ritagliato.






lato A
Lato B
Ora che risulta libero dalle api mi accorgo imemdiatamente che la covata è per la maggior parte da operaia e solo la parte inferiore a fuco. Le cellette vuote sono testimonianza dello sfarfallamento delle operaie che sono già state rimpiazziate con una nuova covata.
Varroa adulta matura su pupa di fuco
Ho disopercolato le cellette ancora chiuse facendo fuoriuscire le larve. Contando le varroe presenti sono arrivate a contarne 30 esemplari di femmina adulta. Vi era anche presenza di miele nella parte centrale.
Anche questa volta non tutte le pupe risultano parassitizzate e non si notano deformazioni o malformazioni nelle pupe estratte.

Riflettendo al rientro a casa ho pensato che avrei potuto innestare questo faveto in un cubotto da fecondazione per allevare una regina e iniziare la sperimentazione di questo strumento, approfittando della presenza di uova su diverse cellette del favo asportato. Mi riservo di effettuare questa operazioni durante la prossima visita.

Buon Volo





giovedì 10 marzo 2016

La Varroa non sa nuotare...confermato!!!

Oggi giovedì 10 marzo 2016 ho dovuto anticipare la visita per il controllo del TIT3

Favo costruito nel 3 settore del TIT3.
Si nota miele scuro nella parte alta.
Partendo dalla Famiglia della Regina Arcibella ho iniziato la visita ormai con cadenza settimanale, per garantire la corretta rotazione dei settori del TIT3 nei due alveari.
Non ho potuto estrarre i telai dato che la temperatura si aggirava intorno ai 14-15 gradi e il sole compariva a tratti. Ho preferito pertanto non esporre i telaini e quindi la covata a stress eccessivo.

Trascorse 3 settimane dall'introduzione del TIT3 nella famiglia Regina Arcibella sono giunto al momento di tagliare per la prima volta il favo interamente costruito ed opercolato con covata maschile in cui sarà sicuramente rimasta intrappolata una buona parte di Varroa. Ho posizionato l'elastico per evitare che gli altri due favi si rompessero piegando il telaino per l'operazione di taglio e ispezione.
Ispezionando l'ultimo favo costruito che ha la funzione di indicatore, ho riscontrato celle completamente covate in cui si vedono chiaramente delle uova e le cellette superiori in cui è stoccato del miele di colore scuro.
Tagliato il favo dal TIT3 ho riposizionato i telaini al loro posto. Ho verificato lo stato del foglio cereo introdotto la volta scorsa trovandolo quasi completamente costruito e rimosso l'ennesima accenno di favo dal diaframma.
Situazione della famiglia
della Regina Arcibella

Alla fine della visita o riposizionato il diaframma e scattato la foto qui alla destra del paragrafo.
La famiglia cresce bene anche se non accenna a salire a melario. 

L'indicazione avuta dal settore settimanale dovrebbe essere quella appunto di un prossimo inizio dell'importazione abbondante di nettare e quindi di stoccaggio di miele nel melario.

Ho somministrato la seconda dose settimanale secondo il Protocollo Pagliara con aggiunta di oli essenziali. Ripeterò l'ultima delle tre somministrazioni tra sette giorni. Le successive saranno senza oli essenziali e con cadenza quindicinale.
Nove telaini presidiati compreso il TIT3 che è posizionato nel centro della covata.
Controllato e ripulito il cassetto del fondo sono passato al controllo della famiglia della Regina Noce.

Primo settore costruito nel TIT3
della Regina Noce
Anche qui sono passato direttamente alla lettura del favo costruito nel primo settore del TIT3 trovandolo costruito per i due terzi dello spazio disponibile. La settimana scorsa la costruzione era irrilevante mostrando una scarsa presenza di ceraiole, ceraiole che questa volta erano già in attività. Non ho potuto verificare se vi fosse covata dato l'accanimento delle api nel non abbandonare il favo.

Situazione della famiglia
Regina Noce.
Ho provveduto ad aprire il settore centrale così come prevede il protocollo ed ho riposizionato il tutto.

Il diaframma non risulta presidiato se non da poche decine di api per cui non ho allargato lo spazio a disposizione della famiglia Regina Noce.



Anche qui ho somministrato la seconda dose settimanale secondo il Protocollo Pagliara con aggiunta di oli essenziali. 
Sei telaini presidiati compreso il TIT3 che è situato in posizione 3 partendo da destra.
Controllato e ripulito il cassetto del fondo ho richiuso il tutto e terminata la visita.


Lato A favo tagliato dal TIT3
Lato B favo tagliato dal TIT3

Ho tagliato gli opercoli della covata e, a differenza di quanto accaduto la volta scorsa in cui le Varroe sono immediatamente salite, la situazione è rimasta tranquilla.
Ho estratto quasi la totalità delle larve dalle cellette contando in tutto circa 100 varroe mature. Molte celle non contenevano alcuna varroa e le pupe erano ben sviluppate.




Aggiornerò il diario esattamente tra sette giorni come prevede il protocollo del TIT3

Buon Volo



venerdì 4 marzo 2016

Ma la Varroa...sa nuotare??


Fig. 1
Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli ( 13 gradi e vento da NO ) ho effettuato una rapida visita alle famiglie per poter mantenere la frequenza di 7 giorni prevista dal TIT3.
Fig. 2

La Famiglia della Regina Arcibella continua nella sua esplosione di salute ed ho liberato il terzo settore del TIT3 considerato che il settore liberato 7 giorni fa era completamente costruito mentre il precedente iniziava era in fase di opercolo.
Ho smontato la costruzione che avevano messo in piedi sul diaframma considerato che era completamente costruito a fuco ed era per il 90% opercolata.
La presenza di api era abbondante su tutti i telaini. Le api non hanno ancora iniziato a presidiare il melario.
Fig. 3
Ho introdotto un foglio cereo per permettere alle ceraiole di trovare sfogo nella costruzione di celle rimettendo a posto il diaframma oramai libero. La famiglia è sistemata su 9 telaini compreso il TIT3 ed è quindi giunto al massimo della espansione possibile nell'arnia che li ospita. Somministrata la prima dose di sciroppo con oli essenziali secondo il Protocollo Pagliara.

La Famiglia della Regina Noce non ha costruito quasi nulla nel primo settore del TIT3 ed ho quindi lasciato tutto com'era senza smontare la minuscola. Non ho potuto verificare la presenza della covata nel telaino inserito 7 giorni fa a causa delle raffiche di vento.
Fig. 4
La presenza di api era abbondante su tutti i telaini. La famiglia è distribuita su 7 telaini compreso il TIT3. Somministrata la prima dose di sciroppo con oli essenziali secondo il Protocollo Pagliara.

La Famiglia della Regina Carina è ancora in difficoltà ma presidia meglio i mini-telai del Cubotto da Fecondazione. Non posso dire se ci sono progressi in quanto non ho potuto estrarre i mini-telai. Somministrata la prima dose di sciroppo con oli essenziali secondo il Protocollo Pagliara.

Terminata la visita alle famiglie ho disopercolato la covata da fuco presente sull'impalcatura smontata dal diaframma dell'arnia di Arcibella. Appena tolto l'opercolo dalle cellette sono emerse decine di Varroe femmine mature. Nelle foto delle figure da 1 a 4 si può notare la Varroa risalite in superficie dalle cellette. 
Per eliminare con sicurezza tutti questi acari prelevati ho immerso in un secchio pieno d'acqua.
Mi auguro che la Varroa non sappia nuotare ;).

Buon Volo

martedì 1 marzo 2016

Cubotto da fecondazione in azione


Ho costruito questo inverno dei Cubotti da Fecondazione. Li avevo così battezzati perchè l'idea era di avere delle minuscole arnie che potessero ospitare una cella reale e una manciata di api al fine di allevare regine tampone da utilizzare in caso di orfanizzazione accidentali delle famiglie.

L'arnietta contiene 4 piccoli telaini ed ha la dimensione di 1/6 del un melario.

Nel mio apiario la famiglia della Regina Carina ( nucleo acquistato l'anno scorso ) versava in pessime condizioni certamente a causa di un'alta infestazione da Varroa Destructor. La regina continuava la sua attività di covata e le sue figlie incessantemente curavano l'allevamento delle covata che però non riusciva a sfarfallare regolarmente. Spesso le api, una volta formate, non riuscivano ad uscire dalla celletta e rotto l'opercolo riuscivano a tirar fuori solo la testa e poi morivano incastrate. 

Visitando la famiglia oggi ho verificato la presenza della Regina Carina che si aggirava instancabile sui telaini seguita dalle sue ancelle che si occupano di lei.

Considerato il numero di api che si occupavano della covata e l'abbondante importazione da parte delle bottinatrici, ho ritenuto necessario procedere con un esperimento che mi frulla nella testa da un po'.

Prelevato un telaino di scorte le ho tagliate a pezzi e incastrate nei piccoli telaini del Cubotto di Fecondazione lasciandone uno libero. I favi tagliati erano costituiti da celle di miele opercolato, da celle piene di polline e da celle vuote.

Travasate api e Regina Carina nella loro nuova dimora ho posizionato il piccolo cubo al posto della vecchia arnia per permettere alle bottinatrici di entrare nella loro nuova casa.

Dopo alcuni minuti di agitazione ed indecisione da parte di tutte le api, la situazione è rientrata riprendendo la normale attività di volo.

Spero in una ripresa immediata dell'attività di cova da parte di Carina in modo da ripristinare la famiglia. 

Appena le api saranno strette nel Cubotto da Fecondazione trasferirò il tutto in un porta sciami e da li proseguirò con il loro allevamento.

Nella nuova dimora la presenza della Varroa dovrebbe essere contenuta avendo abbandonato covata opercolata e vecchi favi di covata nella vecchia arnia.

Buon Volo