venerdì 26 febbraio 2016

Spazio Mussi...riflessioni delle 19:37

Penso e ripenso allo Spazio Mussi®, alle critiche e alle lodi che riceve a seconda dell'esperienza diretta o "udita" rispetto a questo strumento.
La prima considerazione che mi viene da fare è quella circa l'esperienza maturata nell'apicoltura dal sig. Francesco Mussi. Credo che in nessun modo si possa dare dello sprovveduto a quest'uomo e tanto meno che dica fandonie rispetto alla funzionalità del metodo da lui inventato nella conduzione del suo apiario. Non ho idea a quanto ammonti il numero delle arnie che segue ma posso intuire che viva di Apicoltura. Senza contare la considerazione che le riviste del settore hanno del suo parere considerato il numero di articoli che è chiamato a redigere.
In Sicilia il sig. Vincenzo Stampa dichiara con fermezza che nella zona del Trapanese da diversi anni utilizzano lo Spazio Mussi® come unico sistema per la lotta alla Varroa abbandonando anche il controllo che può derivare dal TIT3 sulla crescita dell'infestazione. Hanno messo a punto un protocollo di utilizzo di questo sistema meccanico per una conduzione sistematica della famiglia tenuta su Spazio Mussi®.
Studiando la biologia della Varroa Destructor ho appreso la sua inadeguatezza in situazioni in cui la temperatura si avvicina ai 40° C. La biologia delle api permette la sopravvivenza dell'insetto fino a circa 3/4° C in più rispetto a quella tollerata dalla Varroa.
Lo Spazio Mussi® facilità il precipitare della Varroa stordita o morente limitando la possibilitá di ancorarsi facilmente ad altre api nel caso in cui l'acaro perdesse la presa sul suo ospite.
In Sicilia ( come anche in Puglia ) raggiungere i 40° C all'interno di un'arnia nonostante il gran lavoro di ventilazione delle api, non è cosa improbabile esponendo la famiglia al sole estivo durante le ore più calde della giornata. Risultato tanta Varroa in fase foretica che se non muore almeno trova una situazione di malessere che quanto meno la porterá a perdere la presa sull'ape. Conservando questa situazione per tutto l'arco due mesi estivi avremo un "trattamento termico" naturale per almeno 60 giorni consecutivi. Lo Spazio Mussi® faciliterá la caduta degli acari colpiti dal trattamento termico e la rete sul fondo a non risalire più all'interno dell'arnia.
Mi chiedo a questo punto se il successo dello Spazio Mussi® non sia dettato dalla situazione climatica in cui viene applicato. Mi resta il dubbio sul come mai in Toscana il tutto funziona senza avere la peculiaritá estive delle regioni meridionali.

Buon Volo

2 commenti:

  1. Forse in tutto questo ragionamento si ignora che le api non sono un soggetto passivo ci sono lavori scientifici che lo dimostrano. A tale proposito ho pubblicato qualcosa sul mio blog http://apicolturainpratica.blogspot.it/2014/12/spaziomussi-uno-spiraglio-di-luce-sulla.html#more

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    1. Grazie Vincenzo per quest'altro spunto da cui ripartire con ancora più forza nella direzione che porta ad un'apicoltura senza chimica. Scrivo con appena un paio d'anni di esperienza ( di cui il primo un disastro ) ma con tanta voglia di studiare, capire e apprendere per meglio determinare la mia azione nei confronti dell'alveare.

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